La Cattedrale intitolata a Santa Maria del Fiore è uno dei simboli della bellissima città di Firenze, la sua maestosità la rende una dei più grandi edifici religiosi d’Europa. Si decise che sue mura sarebbero state erette nell’esatta posizione di quelle dell’edificio precedente e che la loro costruzione avrebbe avuto inizio nel 1296. Così in quell’anno iniziarono i lavori, i quali dopo poco tempo, a causa della devastante epidemia di peste, vennero interrotti. Nel 1334 Giotto prese in mano il progetto apportandone delle considerevoli modifiche, dopo la sua morte si succedettero diversi architetti, fra i quali Francesco Talenti e Giovanni di Lapo Ghini, anche quest’ultimi personalizzarono i disegni iniziali. Nel 1436 fu finalmente consacrata.
La cupola è senza dubbio una delle componenti centrali della cattedrale fiorentina e la sua imponenza, con ben quarantare metri di diametro, la rende un vero e proprio capolavoro. Filippo Brunelleschi fu l’autore di questa meraviglia dell’architettura, aggiudicandosene la realizzazione durante un concorso indetto nel 1418. Si dice che il Brunelleschi si fosse ispirato ai grandi edifici antichi, in particolare al Pantheon romano. Il suo progetto era molto ambizioso per l’epoca, poiché il suo intento era quello di costruire una cupola “autoportante”, ossia capace di sostenersi da sola durante tutta la sua realizzazione, grazie a questo escamotage riuscì ad evitare l’uso di armature in legno. La grande struttura è formata da due calotte, una interna di maggiore spessore ed una esterna più sottile, la loro base è costituita da un tamburo ottagonale e sono collegate da dei grandi costoloni, riconoscibili anche dall’esterno poiché rivestiti di marmo bianco. L’intera cupola è stata costruita completamente in mattoni, attraverso la tecnica della muratura a “spinapesce”.
Infine il suo interno, per volere di Cosimo I de Medici, fu decorato da un affresco che ha come tema principale il Giudizio Universale. Questo fu commissionato a Giorgio Vasari il quale ne dipinse solamente una parte, dopo la sua morte se ne occupò Federico Zuccari, che decise di proseguire l’opera dando più importanza alla figura del Cristo e inserendo un Lucifero di ben otto metri e mezzo di grandezza. I lavori per il campanile invece ebbero inizio molti anni prima, ossia nel 1334, il progetto principale fu ideato da Giotto, il quale mori appena tre anni dopo, al suo posto subentrò lo scultore Andrea Pisano e successivamente l’architetto Francesco Talenti. Quest’ultimo nella realizzazione degli ultimi tre piani dell’edificio inserì delle eleganti finestre verticali, e sulla cima una grande terrazza.
Santa Maria del Fiore ospita al suo interno numerosi pezzi d’arte fra cui l’orologio realizzato da Paolo Uccello, che ha la particolarità di seguire il movimento della meridiana e per questo motivo le sue lancette girano in senso antiorario. Il quadrante è costituito da ventiquattro ore anziché dodici e le ore, essendo ore antiche italiche, hanno ciascuna una durata variabile in base alla stagione. La cattedrale non è decorata solamente con affreschi e dipinti a tema religioso, ma vi sono parecchi riferimenti a cittadini fondamentali per la storia fiorentina, come: il vescovo Antonio D’Orso, Dante Alighieri, Filippo Brunelleschi, Giotto, Giovanni Acuto e Niccolò Di Tolentino. Anche i pavimenti in marmo policromo e le finestroni sgargianti sono dotati di una bellezza che lascia ammutoliti. La vetrata circolare in cui Cristo incorona la Madonna è stata creata da Donatello e questa è l’unica testimonianza di una sua opera bidimensionale. Tutto ciò rende la Cattedrale di Santa Maria del Fiore un edificio unico, una costruzione sorta da una reale collaborazione di artisti con idee e stili completamente diversi.