Quattro mostre che hanno salutato il 2018 e hanno aperto il 2019. La fotografia è senza dubbio la protagonista di questo mese.
Robert Mapplethorpe – Coreografia per una mostra ; dal 15/12/2018 al 08/04/2019 ; presso MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina (Napoli)
Una grande retrospettiva dedicata ad uno dei più controversi fotografi degli ultimi anni accoglie il 2019 nelle sale del Madre. La mostra, a quasi 30 anni dalla prematura scomparsa dell’artista statunitense, celebra in modo particolare la sua produzione, collegando la componente attiva della fotografia col mondo performativo. Per evidenziare questo dialogo il percorso espositivo è stato diviso in tre sezioni: il Palcoscenico, luogo di esaltazione delle anatomie di ballerini, body builders, modelli e atleti, la Platea, dove sono raccolti i ritratti di amici e collaboratori di Mapplethorpe e infine la terza sezione, composta dalla (Un)dressing room e dalla X(dark) room, che comprende le ricerche più intime e personali del fotografo.
L’Italia dei fotografi. 24 storie d’autore ; dal 22/12/2018 al 16/06/2019 ; presso MUSEO M9 (Venezia)
Negli spazi del M9, museo multimediale dedicato al ‘900, sono ospitate le incredibili opere di alcuni fra i più grandi fotografi italiani del secolo scorso. Per ogni autore viene presentato un suo progetto particolare, per tanto l’esposizione risulta molto varia e diversificata, si spazia da tematiche molto impegnate e realistiche, come “La mafia a Palermo” di Letizia Battaglia o “Morire di classe” di Gianni Berengo Gardin, fino a temi più leggeri e poetici, ad esempio “Il profilo delle nuvole” di Luigi Ghirri o “Le spiagge e le discoteche italiane” di Massimo Vitali, per un totale di ben 230 scatti.
Giorgio Morandi – Una storia di famiglia ; dal 20/12/2018 al 16/02/2019 ; presso GALLERIA D’ARTE MAGGIORE (Bologna)
Per celebrare i suoi quarant’anni di attività la GAM ospita una retrospettiva di Giorgio Morandi, artista, che fin dal principio è stato promosso con entusiasmo della Galleria fondata da Franco e Roberta Calarota. Le opere selezionate per l’occasione sono dipinti ad olio, acquerelli, disegni ed acqueforti, che rappresentano, non solo le famosissime nature morte, composte da vasi e bottiglie, ma anche dei paesaggi che rivelano lo stile personale dell’artista, continuamente in bilico tra astrazione e realismo.
Madame reali: cultura e potere da Parigi a Torino ; dal 20/12/2018 al 06/05/2019 ; presso MUSEO CIVICO D’ARTE ANTICA – PALAZZO MADAMA (Torino)
Le protagoniste di questa mostra sono: Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, due donne che tra il Seicento e parte del Settecento hanno avuto un ruolo di spicco nella politica e nella cultura nello stato sabaudo. Al centro dell’attenzione vi sono le loro ricche biografie: dipinti, tessuti, gioielli e oggetti d’arte raccontano la loro vita pubblica e privata. Cristina ci viene presentata attraverso i suoi banchetti e le sue case di campagna, ma anche attraverso le sue azioni politiche, poiché rimasta vedova si è trovata al totale comando del suo regno. Anche Maria Giovanna Battista regge il ducato per quasi dieci anni, dopo la morte del marito e nonostante le difficoltà dovute alla povertà e alla carestia, fa azioni importanti e caritatevoli, fra cui la fondazione dell’Accademia delle Belle Arti di Torino e l’istituzione di un ospedale.